Quello che segue è un post appetitoso. Non nel senso che voi monelli state immaginando, bensì perché tratta di cibo. In lingua svedese infatti il termine ‘fika’, difficilmente traducibile in italiano, sta ad indicare una sorta di merenda, una pausa, un momento di relax. Durante la fika si mangia qualcosa di dolce, si beve e si chiacchiera in un’atmosfera conviviale e gioiosa. E badate bene, in Svezia la fika è una vera e propria istituzione! Altrove ci si riunisce intorno ad un falò, o intorno a una chitarra, o intorno a uno spinello (o anche intorno alle tre cose contemporaneamente...). Qui in Svezia è diverso, qui in Svezia ci si riunisce per la fika.
Nel mio korridor la fika si tiene ogni domenica sera. Alle 8pm precise tutti i korridor-mate, anche quelli che di solito non si fanno mai vedere, emergono dalle loro camere e prendono posto sui divani della sala, in paziente attesa. Come in una cerimonia, il responsabile della settimana (ci sono dei veri e propri turni, ogni settimana tocca a uno diverso) tira fuori ciò che ha preparato e lo sottopone all’assaggio e al giudizio degli altri. Giudizio che in genere è severissimo! La tipologia di dolcezze preparate varia in funzione della fantasia del responsabile in questione, del tempo che ha a disposizione e dei soldi che è disposto a spendere. Si va da banalissimi biscotti comprati all’Hemköp (il supermercato) a crostate con la marmellata, da cibi pronti fino a torte ben più elaborate. Tanto perché possiate farvi un’idea, ecco le foto di due fike-tipo: la prima rappresenta ciò che in genere preparo quando è il mio turno, mentre la seconda immortala quella che per ora è stata giudicata all’unanimità la fika più gustosa dell’anno nel nostro korridor. Dite che dovrei metterci un po’ più di impegno?
Durante la fika si mangia, è vero, ma non solo. La fika è anche un momento di chiacchiere e discussioni, essendo spesso l’unica occasione della settimana in cui sono presenti tutti i mates. A volte si parla del più e del meno, a volte si guarda tutti insieme uno stupido programma alla tv, altre volte ci si inoltra in argomenti più complessi e ‘seriosi’. Ne sono uscite anche alcune interessanti seratine a tema, e in due di esse ho modestamente fatto da cicerone: si parlava, indovinate un po’, di pizza e di mafia...
Nel mio korridor la fika si tiene ogni domenica sera. Alle 8pm precise tutti i korridor-mate, anche quelli che di solito non si fanno mai vedere, emergono dalle loro camere e prendono posto sui divani della sala, in paziente attesa. Come in una cerimonia, il responsabile della settimana (ci sono dei veri e propri turni, ogni settimana tocca a uno diverso) tira fuori ciò che ha preparato e lo sottopone all’assaggio e al giudizio degli altri. Giudizio che in genere è severissimo! La tipologia di dolcezze preparate varia in funzione della fantasia del responsabile in questione, del tempo che ha a disposizione e dei soldi che è disposto a spendere. Si va da banalissimi biscotti comprati all’Hemköp (il supermercato) a crostate con la marmellata, da cibi pronti fino a torte ben più elaborate. Tanto perché possiate farvi un’idea, ecco le foto di due fike-tipo: la prima rappresenta ciò che in genere preparo quando è il mio turno, mentre la seconda immortala quella che per ora è stata giudicata all’unanimità la fika più gustosa dell’anno nel nostro korridor. Dite che dovrei metterci un po’ più di impegno?
Durante la fika si mangia, è vero, ma non solo. La fika è anche un momento di chiacchiere e discussioni, essendo spesso l’unica occasione della settimana in cui sono presenti tutti i mates. A volte si parla del più e del meno, a volte si guarda tutti insieme uno stupido programma alla tv, altre volte ci si inoltra in argomenti più complessi e ‘seriosi’. Ne sono uscite anche alcune interessanti seratine a tema, e in due di esse ho modestamente fatto da cicerone: si parlava, indovinate un po’, di pizza e di mafia...
1 commento:
Finto piemontese del casso... la tua tanto declamata FIKA (eh eh che ridere, non posso farci niente, come direbbe un noto rappresentante politecnico dalle ciglia di cerbiatto e dal forte accento nord-occidentale: "siamo all'ashilo?!") è una banalissima MERENDA SINOIRA!
Che ppppollo...
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