Che forse un pezzettino di felicità è anche questo.
Pedalare sotto la pioggia fino alla riva di un lago incontaminato, immerso nel silenzio più assoluto. E da un pontile di legno affacciarsi, e guardare. Bagnato e intirizzito, congelate le mani, due fessure gli occhi. Guardare. L’acqua scura increspata dal vento e le nuvole che scaricano pioggia. L’orizzonte sfumato di grigio, un masso che emerge poco distante, due cigni indifferenti che si allontanano. L’altra riva laggiù in fondo. Guardare, al di là del lago e al di là del cielo. Guardare al di là. Come forse i due cigni silenziosi e il masso solitario hanno già imparato a fare da tempo.
E in tutto questo, di nascosto, sorridere.
domenica 30 marzo 2008
Lago Roxen
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2 commenti:
Guardare al di là... Nella speranza di poter trovare qualcosa di meglio, e per questo sorridere...
Eppure è proprio guardando oltre che mi sto rendendo conto che forse non ho lasciato alle mie spalle solo m...a. Forse andarsene (o scappare) serve anche a questo, no? Maybe... E' ancora troppo presto per dirlo...
A friend
O jack ma dove guardavi che eri senza occhiali e continuavi a chiedermi cosa si vedeva oltre i due metri alla tua portata??? in realtà i cigni non c'erano t ho preso in giro!!!
hehehe
twist2
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